PELUCHE

PELUCHE

GIORGIO VIALI

Titolo: "Sogni di Luce e Ombra"

Genere: Drammatico/Fantastico

Ambientazione: Una città notturna, un mix di luci al neon, strade deserte e angoli nascosti. I colori sono saturi, i suoni amplificati, e il confine tra realtà e sogno è sfumato.

SCENA 1: LA CAMERA DI ARISTEA

(La camera è un miscuglio di oggetti personali, vestiti sparsi, e schermi di computer. La luce è fioca. Aristea, una giovane donna con occhi profondi, è davanti al suo laptop, truccata in modo eccessivo ma con un’innocenza che traspare.)

NARRATORE (voce fuori campo): Nel cuore pulsante della modernità, dove il desiderio si fonde con la solitudine, vive Aristea, un’anima dispersa in un mare di pixel e promesse…

(Aristea guarda la webcam, un sorriso forzato sui labbra. È pronta ad “esibirsi”. I suoi occhi tradiscono la fragilità.)

ARISTEA: (Battendo le palpebre) Ciao a tutti, benvenuti nel mio mondo…

(Aperta a un’utenza invisibile. Le sue parole si intrecciano con una musica triste e onirica.)

SCENA 2: FLASHBACK - L'INFANZIA DI ARISTEA

(Un flashback la mostra bambina, che gioca nel cortile di una casa brutta, circondata da adulti che ridono ma non ascoltano. Basta un attimo per capire che non è felice.)

NARRATORE: Un'infanzia segnata da sogni spezzati, da un’assenza di affetto. Crescere in un mondo dove l’amore è un’illusione…

(La piccola Aristea cerca conforto in un peluche, mentre la camera si affievolisce nel buio.)

SCENA 3: RITORNO ALLA CAMERA

(Aristea sorride, ma i suoi occhi assorbono le lacrime non versate. Le sue performance sono scenari di fantasia, ma in lui c’è solo isolamento.)

ARISTEA: (Rivolgendosi alla webcam) Oggi vi mostrerò… i miei segreti. (Un sussurro) O forse solo i miei tormenti…

(La chat è piena di emoji e commenti provocatori. Aristea tossisce, sentendo il peso della sua doppia vita.)

SCENA 4: INCONTRO CON UN CLIENTE

(Un incontro notturno in un caffè solitario, dove i clienti digitali diventano reali. Un uomo anziano, con sguardo affilato, siede al tavolo.)

UOMO: (Sorriso storto) La tua arte è una merce rara, sai? Ma vale solo se può essere spogliata…

(Aristea si irrigidisce, ma accenna a un sorriso.)

ARISTEA: E che ne sarà della poesia, se si vende?

(L'uomo avanza, cercando di rapirle l'innocenza. La tensione è palpabile.)

SCENA 5: IL MONDO ONIRICO DI ARISTEA

(Dopo l’incontro, Aristea chiude gli occhi. La scena svanisce in sogni ondeggianti, un mondo colorato e grottesco, popolato da figure bizzarre e fantasmi del suo passato.)

FANTASMA DELL’INNOCENZA: (Voce eterea) Perché cerchi nei corpi ciò che è già perduto nel cuore?

(Aristea danza tra i fantasmi, ogni passo è un ricordo. La musica cresce, le luci lampeggiano in un crescendo di tensione.)

SCENA 6: RIVELAZIONE

(Aristea, nel suo mondo onirico, si concede un momento di chiarezza. Il peso della sua scelta le attraversa il viso.)

ARISTEA: (Francesca, quasi in lacrime) Sono io l’artista o solo il quadro…?

(Le figure sfocate danzano attorno a lei, mentre una nuova consapevolezza inizia a farsi avanti.)

SCENA 7: FINE DELLA PERFORMANCE

(Aristea si sveglia nel suo letto, il laptop ancora acceso. La chat è silenziosa. Solo un riflesso di luminescenza rimane.)

NARRATORE: E così, in un mondo che stravolge i sogni, Aristea si chiede… La vera performance non è forse quella di vivere?

(Si allontana dalla webcam, spegnendo la luce. Il buio avvolge la stanza, ma una luce di speranza freme nell’oscurità.)

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Nell'era dell'intelligenza artificiale, la capacità di elaborare PROMPT efficaci è diventata una competenza. I prompt agiscono come delle chiavi che aprono la porta a un vasto universo di risposte, generando contenuti e soluzioni su misura. Ciò che conta, in questo contesto, non è tanto il risultato testuale finale quanto la qualità e la precisione delle istruzioni fornite. Un buon prompt è in grado di guidare l'IA verso risposte più pertinenti e utili, trasformando la comunicazione in un dialogo costruttivo e orientato agli obiettivi. Questo shift di focus ci invita a riflettere sull'importanza del processo creativo e strategico, piuttosto che sul prodotto finale, enfatizzando l'interazione uomo-macchina come una nuova forma di collaborazione creativa.