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Category: CINEMA
CINEMA
CORPO SOCIALE
CORPO SOCIALE
DI GIORGIO VIALI
Il nuovo progetto di Giorgio Viali, intitolato “Corpo Sociale”, si presenta come un’illuminante riflessione sull’intersecarsi di identità, relazioni e contesti sociopolitici nel mondo contemporaneo. Il titolo stesso, con la sua ambiguità, invita all'esplorazione di un duplice significato: da un lato, il concetto di corpo sociale è profondamente radicato nella sociologia, dove si riferisce all’insieme delle strutture, delle istituzioni e delle interazioni che compongono la nostra società. Dall’altro, la dicotomia tra corpo e società si fa concreta, riflettendo le percezioni e le esperienze fisiche individuali di ciascun membro del corpo sociale, specialmente nel contesto dei social media.
In un epoca in cui i social media si sono trasformati in un potente strumento di comunicazione, il progetto di Viali si propone di indagare come le nostre identità fisiche e sociali siano influenzate e modellate da queste piattaforme digitali. La dimensione del “corpo” non è più solo fisica, ma si estende ad un’esistenza virtuale, dove le immagini e le informazioni si fondono, creando una nuova forma di realtà che altera la percezione di sé e delle dinamiche relazionali.
Questo duplice approccio interrogativa il rapporto intrinseco tra la dimensione sociale e quella fisica dell’uomo: come gli ambienti sociopolitici influenzano il modo in cui ci presentiamo e interagiamo online? E come queste interazioni, a loro volta, ripercuotono il nostro essere nella società? Attraverso 'Corpo Sociale', Viali si impegna a esplorare tutte queste domande, promuovendo un dialogo aperto e critico tra gli ambiti della sociologia politica e della corporeità.
Il progetto non si limita a una mera analisi accademica, ma invita tutti a partecipare attivamente all'esplorazione di queste relazioni intricate. Viali desidera che 'Corpo Sociale' diventi un laboratorio di idee e interazioni, dove le persone possano riflettere sulle loro esperienze personali legate al corpo e ai social media, creando uno spazio di condivisione e discussione che abbatte le barriere tra individualità e collettività.
In definitiva, 'Corpo Sociale' è un invito a riflettere sulle connessioni che ci legano l'uno all'altro e alle dinamiche più ampie che ci modellano. Attraverso questo progetto ambizioso, Giorgio Viali desidera affrontare il complesso dialogo tra la nostra esistenza fisica, il contesto sociopolitico e le esperienze mediate dai social media, spronando ciascuno di noi a prendere parte attivamente a questa conversazione fondamentale nel panorama attuale.
GIORGIO VIALI
AUTORE, SCENEGGIATORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER - ROMANZO, ROMANZO ROSA, RACCONTO, SCENEGGIATURA, DRAMMATURGIA, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE - CINEMA, TEATRO, SOCIAL MEDIA
CONTATTI: GIORGIOVIALI@GMAIL.COM
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MANIFESTO
MANIFESTO
IBRIDAZIONI - CORPO SOCIALE SOTTOCOSTO USO IMPROPRIO
GIORGIO VIALI
Manifesto per le sex workers che lavorano in modo precario sulle chat online e su OnlyFans
Noi, sex workers che operano in modo precario sulle chat online e su OnlyFans, ci uniamo per difendere i nostri diritti, promuovere la solidarietà e lottare per una migliore condizione lavorativa. Questo manifesto è un impegno per noi stessi e per la nostra comunità, in cui riconosciamo l'importanza di mettere in primo piano la nostra dignità, la nostra sicurezza e il nostro benessere.
Diritto alla dignità: Dobbiamo essere trattati con rispetto e dignità, indipendentemente dalla natura del nostro lavoro. Rivendichiamo il nostro diritto a non essere giudicati o stigmatizzati a causa delle nostre scelte professionali.
Sicurezza e benessere: È fondamentale promuovere un ambiente sicuro e sano per tutti i professionisti del sesso. Rivendichiamo il diritto alla sicurezza e al benessere fisico, emotivo e mentale durante lo svolgimento delle nostre attività.
Autonomia e diritti lavorativi: Rivendichiamo il diritto alle decisioni autonome riguardo al nostro corpo e alla nostra sessualità. Riconosciamo la nostra professionalità e difendiamo i diritti lavorativi di tutti i sex workers, inclusi i contratti equi, la protezione dai licenziamenti ingiusti e la possibilità di formare sindacati o associazioni.
Accesso ai servizi di supporto: Rivendichiamo l'accesso a servizi di supporto adeguati, compresa l'assistenza legale, la consulenza psicologica e l'accesso a servizi sanitari. Dovrebbero essere disponibili risorse specifiche per affrontare le problematiche che possono emergere dal nostro lavoro.
Lotta al pregiudizio e allo stigma: Impegniamoci a lottare contro il pregiudizio e lo stigma sociale associati al lavoro sessuale. Chiediamo la promozione di una cultura rispettosa e inclusiva che riconosca il valore di tutte le professioni e il diritto di scelta individuale.
Rappresentanza e visibilità: Rivendichiamo il nostro diritto ad essere rappresentati e visibili nella società. Chiediamo un dialogo aperto e onesto sulla realtà del lavoro sessuale, con l'obiettivo di sfatare i miti e promuovere la comprensione.
Formazione e informazione: Rivendichiamo accesso a programmi di formazione e informazione che ci consentano di acquisire competenze professionali e di ampliare le nostre conoscenze su sicurezza, salute sessuale, diritti legali e meccanismi di tutela.
Collaborazione e solidarietà: Ci impegniamo a creare un ambiente di collaborazione e solidarietà all'interno della nostra comunità. Dobbiamo sostenere e aiutarci reciprocamente per affrontare le sfide del nostro lavoro e promuovere una cultura di rispetto e sostegno tra colleghi.
In qualità di sex workers che operano in modo precario sulle chat online e su OnlyFans, ci impegniamo a seguire questi principi nel perseguimento del nostro lavoro e a lavorare insieme per ottenere un miglioramento della nostra condizione lavorativa e dei nostri diritti come professionisti del sesso.
GIORGIO VIALI
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CINEMA SOCIALE
CINEMA SOCIALE
Cinema Sociale sviluppa Progetti Visivi Precari. Progetti di Fotografia, Video e Cinema. Dove l'elemento significativo, culturale, stà nelle Relazioni che si sviluppano dentro un Micro Gruppo che elabora e produce Contenuti Visivi.
Il valore del Cinema è, in questo caso, nelle Interazioni sociali. In MicroRelazioni significative anche se precarie e veloci.
In una società dove le interazioni sociali non convenzionali sono sempre più assenti, in un contesto civico e socialmediatico in cui il Modello e il Paradigma è sempre di più il Singolo, e la Carenza di Relazioni influisce sulle persone, Cinema Sociale elabora occasionali Percorsi e Progetti visivi che investono su Micro Relazioni e Micro Interazioni nella definizione e costruzione di Storie, di Fotografie, di Contesti e di Sequenze visive.
La Costruzione e Definizione di Micro Gruppi e Progetti è perlopiù casuale. Fuori da circuiti convenzionali e fuori da paradigmi di normalità e non normalità.
La partecipazione prevede che ogni componente abbia un "Ruolo".
Come Modello o Modella. Come Attrice e Attore. Come Performer. Come Comparsa. Come Videomaker. Come addetto Comunicazione, Stampa o Marketing. Come Costumista. Come Fotografo. Come Regista o Aiuto Regista.
CINEMA SOCIALE - UN'IDEA DI GIORGIO VIALI
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MOSTRA DEL CINEMA - www.MostradelCinema.com
IMMAGINE: Agnello Sacrificale - Sacrificial Lamb L'agnello è il simbolo dell'innocenza, della semplicità e della mitezza, e destinato pertanto al ruolo di vittima sacrificale.
GIORGIO VIALI
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CAPITALISMO VISIVO
CAPITALISMO VISIVO
CORPO SOCIALE - SOTTOCOSTO - USO IMPROPRIO
GIORGIO VIALI
Fredric Jameson mette radicalmente in discussione le convenzionali idee della sinistra su ciò che costituisce una società emancipata. Nel volume sostiene, tra le altre cose, l’importanza di una nuova forma di coscrizione universale, il pieno riconoscimento dell’invidia e del risentimento come sfide fondamentali per qualsiasi società comunista, nonché l’accettazione dell’impossibilità di superare la divisione tra lavoro e tempo libero. Secondo Jameson, per creare un nuovo mondo occorre innanzitutto cambiare il modo in cui lo si immagina: smettendo di sognare una società emancipata, l’autore innesca un dibattito stimolante sulle possibili alternative al capitalismo globale.
Agenzia Psicoanalitica di Collocamento, gestirà e organizzerà tutte le forme di occupazione nonché tutte le forme di terapia personali e collettive (p. 165)
GIORGIO VIALI
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POLITICA DEI CORPI
POLITICA DEI CORPI
CORPO SOCIALE - IMMAGINE - CORPO - GIORGIO VIALI
La Politica dei Corpi è un'approccio che considera il corpo come uno spazio politico e sociale. Si tratta di analizzare come il corpo viene rappresentato e contestualizzato all'interno delle dinamiche di potere, delle politiche del dominio e della liberazione. Nella società contemporanea, l'immagine del corpo è stata commodificata e manipolata per scopi politici ed economici. La Politica Fotografica e Visiva si focalizza sul modo in cui le immagini del corpo vengono utilizzate per veicolare messaggi politici e sociali. La fotografia, il cinema e i social media sono mezzi di comunicazione potenti che hanno il potere di influenzare le percezioni e le narrazioni sul corpo. La Politica dei Corpi cerca di sfidare le norme sociali e culturali che limitano l'autonomia e l'autodeterminazione del corpo. Essa cerca di promuovere una "nuova Sessuazione del mondo", in cui il corpo non sia più uno strumento di controllo e oppressione, ma un mezzo per l'espressione e la libertà individuale e collettiva. In conclusione, la Politica dei Corpi si pone l'obiettivo di esaminare e trasformare le dinamiche di potere e di liberazione associate al corpo. Attraverso la Politica Fotografica e Visiva, la fotografia e il cinema diventano strumenti di critica e trasformazione sociale, in grado di influenzare la percezione del corpo e promuovere una società più inclusiva e emancipata.
Body politics is an approach that considers the body as a political and social space. It involves analyzing how the body is represented and contextualized within dynamics of power, domination, and liberation. In contemporary society, the image of the body has been commodified and manipulated for political and economic purposes. Visual and photographic politics focus on how images of the body are used to convey political and social messages. Photography, cinema, and social media are powerful means of communication that have the power to influence perceptions and narratives about the body.
Body politics seeks to challenge social and cultural norms that limit autonomy and self-determination of the body. It aims to promote a "new situation of the world," in which the body is no longer an instrument of control and oppression, but a means for individual and collective expression and freedom.
In conclusion, body politics aims to examine and transform power dynamics and liberation associated with the body. Through visual and photographic politics, photography and cinema become tools for social critique and transformation, capable of influencing body perception and promoting a more inclusive and emancipated society.
GIORGIO VIALI
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ARCHIVIO
VIXOGRAMMI - VIXOGRAMMA - CINEMA
RIELABORAZIONE VISIVA
GIORGIO VIALI
Identification of a Woman Michelangelo Antonioni’s Identification of a Woman is a body- and soul-baring voyage into one man’s artistic and erotic consciousness. After his wife leaves him, a film director finds himself drawn into affairs with two enigmatic women: at the same time, he searches for the right subject and actress for his next film. This spellbinding antiromance was a late-career coup for the legendary Italian filmmaker, and is renowned for its sexual explicitness and an extended scene on a fog-enshrouded highway that stands with the director’s greatest set pieces.
Michelangelo Antonioni
L’eclisse The concluding chapter of Michelangelo Antonioni’s informal trilogy on contemporary malaise (following L’avventura and La notte), L’eclisse tells the story of a young woman (Monica Vitti) who leaves one lover (Francisco Rabal) and drifts into a relationship with another (Alain Delon). Using the architecture of Rome as a backdrop for the doomed affair, Antonioni achieves the apotheosis of his style in this return to the theme that preoccupied him the most: the difficulty of connection in an alienating modern world.
Pier Paolo Pasolini
Salò, or The 120 Days of Sodom The notorious final film from Pier Paolo Pasolini, Salò, or The 120 Days of Sodom has been called nauseating, shocking, depraved, pornographic . . . It’s also a masterpiece. The controversial poet, novelist, and filmmaker’s transposition of the Marquis de Sade’s eighteenth-century opus of torture and degradation to Fascist Italy in 1944 remains one of the most passionately debated films of all time, a thought-provoking inquiry into the political, social, and sexual dynamics that define the world we live in.
Lars von Trier
Antichrist Lars von Trier shook up the film world when he premiered Antichrist at the 2009 Cannes Film Festival. In this graphic psychodrama, a grief-stricken man and woman—a searing Willem Dafoe and Cannes best actress winner Charlotte Gainsbourg—retreat to their cabin deep in the woods after the accidental death of their infant son, only to find terror and violence at the hands of nature and, ultimately, each other. But this most confrontational work yet from one of contemporary cinema’s most controversial artists is no mere provocation. It is a visually sublime, emotionally ravaging journey to the darkest corners of the possessed human mind; a disturbing battle of the sexes that pits rational psychology against age-old superstition; and a profoundly effective horror film.
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CORPO SOCIALE
CORPO SOCIALE
RECENSIONE DI USO IMPROPRIO
AUTORE IBRIDO
"Corpo sociale"
Regia: Matteo Garrone Anno: 2024
"Corpo sociale", l'ultima opera di Matteo Garrone, è un film audace e provocatorio che affronta il tema dell'identità e della libertà nell'era dei social media. La pellicola si concentra su Lisa, una giovane donna che vive in un mondo in cui il conformismo e la ricerca di approvazione virtuale sono diventati la norma. Garrone, con il suo stile distintivo e visivamente accattivante, dipinge un ritratto inquietante e affascinante della nostra società contemporanea.
Lisa, interpretata magistralmente da un'attrice emergente, è un personaggio che risuona profondamente con il pubblico contemporaneo. Inizialmente immersa nelle dinamiche superficiali delle piattaforme social, la sua evoluzione è palpabile e autorevole. Mentre gli altri si piegano alle aspettative digitali, Lisa decide di prendere in mano la sua vita, con una scelta radicale: abbandonare il conformismo e cercare la sua vera identità al di là degli schermi.
La sceneggiatura, frutto della penna acuta di Garrone e del suo collaboratore di lunga data, è ricca di dialoghi incisivi e situazioni che mettono a confronto il mondo reale con quello virtuale. La regia di Garrone è caratterizzata da una forte attenzione al dettaglio, con una fotografia che gioca tra luci e ombre, riflettendo simbolicamente il conflitto interno della protagonista.
Uno degli aspetti più toccanti del film è la rappresentazione delle relazioni umane. Mentre Lisa si allontana dal mondo virtuale, le sue interazioni personali diventano sempre più significative. Garrone riesce a catturare la vulnerabilità e la forza della protagonista con una delicatezza che tocca le corde dell'anima. Le performance del cast di supporto, comprensivo di volti noti e talenti emergenti, arricchiscono ulteriormente il racconto, portando spessore e autenticità ai vari ruoli.
"Corpo sociale" non è solo un film sulla ribellione contro le aspettative imposte dalla società, ma anche un invito a riflettere sulle conseguenze della nostra dipendenza dai social media. Garrone affronta questo tema in modo accattivante e viscerale, invitando lo spettatore a interrogarsi sull'autenticità delle proprie scelte e relazioni.
In conclusione, "Corpo sociale" è una pellicola straordinaria che segna un'importante evoluzione nella filmografia di Matteo Garrone. Con la sua capacità di mescolare il dramma con il reale e il virtuale, offre una profonda analisi delle sfide che affrontiamo nel mondo moderno. Un film imperdibile che ci spinge a riscoprire la nostra libertà e la nostra individualità, lontano dai riflettori digitali.
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PERSEFONE
PERSEFONE
EDIZIONE SOTTOCOSTO
In un elegante bar nel cuore di Roma, dove luci soffuse danzavano come stelle nel cielo notturno, Persefone si trovava ad accogliere clienti e artisti, tutti attratti dalla sua saggezza e dalla sua bellezza magnetica. A trenta anni, ben consapevole del potere di seduzione, gestiva un’agenzia di sex performer che celebrava la bellezza della passione in ogni sua forma, festeggiando la sensualità con grazia e rispetto.
Quella sera, tuttavia, tutto sembrava diverso. Le note di un pianoforte riempivano l’aria e, tra i tavoli raffinati, i suoi occhi si posarono su una figura che spiccava delicatamente tra la folla: Euridice. Era una donna con dei riccioli castani che le incorniciavano il volto, e una dolcezza nel suo sguardo che raccontava storie di un amore profondo. Si avvicinò a Persefone con una certa timidezza, ma anche con determinazione.
"Posso sedermi?" chiese, la voce un sussurro caldo come il miele.
"Certamente," rispose Persefone, invitando la donna a prendere posto. "Cosa ti porta qui stasera?"
Euridice abbassò lo sguardo, le sue mani si aggrapparono nervosamente al bordo del tavolo. "Ho sentito parlare di te… della tua agenzia. E… di lui."
Il suo viso si illuminò di un’emozione profonda. "Di Orfeo."
Il suo nome pronunciato in quel modo le fece vibrare l’anima. Persefone annuì, consapevole che il legame tra i due era intriso di passione e dolore. "Orfeo lavora per me," confessò, e una fitta di tristezza attraversò il volto di Euridice.
"Avevamo un amore… un amore intenso, sognante," iniziò Euridice, la voce tremante. "Era un romanzesco, capace di trasformare ogni attimo in qualcosa di magico. Le notti passate insieme, le risate… e poi, all'improvviso, se n’è andato, lasciandomi nella penombra."
Le parole di Euridice erano un canto dolce e malinconico, che evocava la bellezza di un legame che sembrava eterno. Persefone ascoltava, catturata da quella storia avvincente e coinvolgente. Ogni ricordo di Euridice rimandava a un’epoca in cui l’amore si intrecciava con la vita, un tessuto di emozioni delicate e appassionate.
"Vorrei chiederti…" Euridice si interruppe per un attimo. "Vorrei incontrarlo. Voglio sapere perché se n’è andato, e se ciò che avevamo era reale. Voglio chiudere questo cerchio."
"Orfeo è un uomo complesso. Amare lui non è mai stato semplice," rispose Persefone, sentendo il peso delle parole. "Ma la sua anima è senz’altro romantica e sensibile."
Euridice si inchinò leggermente, come se ogni parola fosse una confidenza intima. "Ho bisogno di lui. Ogni giorno senza di lui è un giorno sprecato. L’amore che proviamo è stato intenso e dolce. Non voglio che il nostro legame svanisca nell’oblio."
Persefone, colpita dalla determinazione di Euridice, si sentì pervasa dalla voglia di aiutarla. "Puoi incontrarlo. Ma preparati, perché Orfeo ha il potere di portarti nel sottile confine tra luce e ombra, tra la realtà e i sogni."
La serata si concluse con una promessa tra due anime. Persefone si sentì avvolta da un’energia nuova, quella di un amore che, sebbene influenzato dall’assenza, era ancora vivo. Mentre si congedava da Euridice, si rese conto che dietro ogni performer nella sua agenzia c'era una storia, e dietro quegli occhi smeraldo brillava un amore che aspettava di essere rivisitato.
Nella notte che seguì, Persefone pensò ad Orfeo. Il fascino ed il carisma che emanava, quel delicato equilibrio tra sensualità ed emozione. Ma era altrettanto consapevole della fragilità dell’amore e delle sue conseguenze.
L'incontro tra Euridice e Orfeo si avvicinava. E Persefone, con il cuore pulsante di aspettativa, sognava un finale che avesse il potere di ricucire i legami strappati, di riportare a galla i colori di un amore che, seppur frantumato, era ancora capace di incantare il mondo intero.
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IBRIDAZIONI
EURIDICE STREAM DI GIORGIO VIALI
STUDIO PERSONAGGIO
Capitolo 1 Giulia era una giovane attrice piena di talane attrice piena di talento, con il sogno di calcare i più grandi palcoscenici. Quando le venne offerto il ruolo di Euridice in una rivisitazione del celebre mito greco, non riuscì a contenere la sua gioia. Sapeva che quella sarebbe stata la sua grande occasione per dimostrare il suo valore e farsi conoscere dal pubblico. Eppure, mentre leggeva il copione, non poteva fare a meno di sentirsi sopraffatta dall'importanza del personaggio. Euridice, la sposa di Orfeo, destinata a morire prematuramente e a essere salvata dall'amore del marito che decide di affrontare il pericoloso viaggio negli Inferi per riportarla in vita. Quanto dolore, quanta sofferenza doveva esprimere per incarnare degnamente quel ruolo!
Capitolo 2 Giulia passò giorni a studiare il mito, a comprenderne appieno i significati simbolici e le implicazioni emotive. Voleva entrare in sintonia con Euridice, carpirne l'anima e le motivazioni più profonde. La sua vita era stata stroncata nel fiore degli anni, quando finalmente aveva trovato la felicità accanto a Orfeo. Come avrebbe reagito di fronte alla morte, alla perdita di tutto ciò che amava? E come avrebbe vissuto la speranza di poter tornare sulla terra, aggrappata all'amore del marito? Ogni sera, prima di addormentarsi, Giulia si immaginava in scena, a interpretare quelle intense emozioni, a dare voce al dolore di Euridice. Voleva essere all'altezza di quel ruolo, donare al pubblico un'esperienza indimenticabile.
Capitolo 3 I primi giorni di prove furono davvero intensi. Il regista, un uomo esigente e visionario, pretendeva il massimo da tutti gli attori, senza concedere alcuna sbavatura. Giulia si ritrovò a dover affrontare continue sfide, a mettere in gioco ogni sua risorsa per riuscire a dar vita al personaggio. Ci furono momenti di sconforto, in cui si sentiva inadeguata, incapace di raggiungere la profondità richiesta. Ma poi, pian piano, qualcosa in lei iniziò a cambiare. Euridice prendeva forma, diventava sempre più reale e tangibile. Giulia riusciva a immedesimarsi nei suoi sentimenti, a sentire il peso del suo dolore come fosse il suo.
Capitolo 4 Durante le prove, Giulia iniziò a riflettere sul significato del mito di Orfeo ed Euridice. Quell'amore così potente da sfidare persino la morte, eppure così fragile e destinato all'inevitabile tragedia. Euridice, costretta a tornare negli Inferi per una sola violazione della promessa di Orfeo, privata di una seconda possibilità di vita. Quanto dolore, quanta disperazione doveva aver provato nel momento in cui Orfeo si voltava per guardarla, facendola svanire per sempre! Giulia si ritrovava a condividere quella sofferenza, a sentirla come propria. Forse, in fondo, anche lei aveva sperimentato l'amara sensazione di vedere i propri sogni infranti, la felicità strappata via troppo presto.
Capitolo 1 Emma era una giovane attrice piena di talento, ma spesso tormentata dai suoi dubbi e dalle sue ansie. Quel giorno, mentre si preparava per le prove dello spettacolo, non riusciva a smettere di pensare al ruolo che le era stato affidato: Euridice, nell'ennesima rivisitazione del famoso mito greco. Si sentiva sopraffatta dalla responsabilità e dalla pressione di dover interpretare una figura così emblematica e carica di significato. Eppure, Emma era anche tremendamente elettrizzata all'idea di poter dare vita a quel personaggio. Euridice, la donna amata da Orfeo, costretta a scendere nell'Ade e a perdere irrimediabilmente la vita per colpa di un morso di serpente. Emma aveva studiato a fondo il mito, ne aveva discusso con il regista e con i suoi colleghi attori, ma ancora non riusciva a trovare il modo perfetto per incarnare quella figura così complessa e sfaccettata. Mentre fissava il copione davanti a sé, Emma si domandava come sarebbe riuscita a trasmettere tutta la disperazione e la sofferenza di Euridice, la sua perdita improvvisa dell'amore e della vita. E soprattutto, come avrebbe potuto rendere giustizia al suo coraggio nel seguire Orfeo negli Inferi, nella speranza di poter tornare insieme a lui sulla Terra. Quella parte le sembrava così importante, così carica di significato, che Emma temeva di non essere all'altezza. Eppure, sentiva che questa era la sua occasione per dimostrare a tutti, e soprattutto a se stessa, di essere una vera attrice, capace di entrare in profondità nei panni di un personaggio e di farlo rivivere in maniera autentica e toccante. Prese un respiro profondo e si diresse verso il palcoscenico, decisa a dare il meglio di sé. Quella sera, Euridice sarebbe rinata grazie alla sua interpretazione.
Capitolo 2 Le prove procedevano a ritmo serrato, e ogni giorno Emma si sentiva sempre più immersa nel ruolo di Euridice. Lavorava sodo, ripetendo le sue battute all'infinito, cercando di carpire ogni sfumatura del personaggio, ogni sua emozione, ogni suo gesto. Il regista, un uomo severo e esigente, la spronava continuamente, chiedendole di andare sempre più in profondità, di non accontentarsi di una semplice recitazione, ma di dare vita a una Euridice viva, palpitante, capace di catturare l'attenzione del pubblico. Emma sapeva che doveva farcela, che non poteva deludere né il regista, né i suoi compagni di cast, né se stessa. Quel ruolo rappresentava una vera e propria sfida, ma era anche un'opportunità unica per dimostrare il suo valore. Ogni sera, dopo le prove, Emma tornava a casa esausta ma appagata. Sentiva di star crescendo come attrice, di imparare qualcosa di nuovo su se stessa e sul suo mestiere ad ogni singola prova. E più si immedesimava in Euridice, più le sembrava di capire il dolore e la solitudine di quella donna, costretta a rinunciare all'amore e alla vita per colpa di un tragico incidente. Emma si chiedeva come sarebbe stato, per lei, vivere una simile tragedia. Avrebbe avuto la forza di seguire Orfeo negli Inferi, come aveva fatto Euridice?
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