MEDIAMETROPOLI

GIORGIO VIALI

MEDIAMETROPOLI

Recensione di "Mediametropoli" di Giorgio Viali

Con "Mediametropoli", Giorgio Viali si lancia in una sfida audace che unisce le modalità espressive del cinema, del teatro, della performance e della tecnologia, creando un'opera che potrebbe essere descritta come una finestra inquietante su un futuro che è già presente. Purtroppo, il film ha faticato a trovare il suo pubblico, rifiutato alla Mostra del Cinema di Venezia per la sua natura troppo torbida. Nonostante ciò, questa nuova sperimentazione visiva merita di essere vista.

Un'esperienza visiva innovativa

La pellicola si apre con una rappresentazione impressionante di MediaMetroPoli, una città futuristica dominata da neon e schermi digitali. Con una fotografia di grande impatto visivo, la città viene descritta come un pantheon di illusioni e speranze disattese. La scenografia futurista e i costumi impeccabili creano immediatamente un contrasto tra l’apparenza scintillante della vita metropolitana e la triste realtà di chi la abita.

La protagonista, Lena, interpretata magistralmente, è il simbolo della "media proletaria", una figura solitaria immersa in un mondo di social media e streaming. Viali riesce a catturare la vulnerabilità della sua esistenza attraverso inquadrature ravvicinate che mostrano la fragilità del suo spirito nel prepararsi per una diretta, riflettendo sulla pressione incessante di mantenere un’immagine perfetta.

Un racconto di isolamento e resistenza

Una delle principali forze di "Mediametropoli" è la sua esplorazione del tema dell’isolamento nella società iperconnessa. Lena, mentre saluta i suoi follower in un live streaming, confligge tra l’entusiasmo richiesto dal suo pubblico e la sua stanchezza interiore. La direzione di Viali si fa audace quando Lena decide di interrompere il suo show per affrontare il suo pubblico in modo autentico, dando vita a un momento di intensa catharsi.

Questo passaggio segna l’inizio di una "rivolta virtuale", che si dipana in un crescendo emotivo in cui Lena diventa un simbolo di resistenza per altri MediaProletari. L'uso di ologrammi e della tecnologia per rappresentare le loro storie porta in superficie il potere della comunicazione e della connessione umana, dimostrando che la solidarietà può prosperare anche in uno spazio virtuale.

Un mix di emozioni e estetica futuribile

Il film si distingue anche per la sua estetica unica, che ibrida diversi medium. Viali gioca con la forma cinematografica in modi sorprendenti, utilizzando split screen e sequenze di montaggio che riflettono la frenesia dei social media. Le scelte stilistiche di Viali, sebbene innovative, possono risultare un po’ eccessive per alcuni, amplificando l’ipertrofia dell’immagine e del suono, creando un’esperienza quasi cacofonica che riflette il caos della vita moderna.

Conclusione: una speranza in mezzo alla disperazione

"Mediametropoli" culmina in un messaggio di speranza e unità. L'atto finale di Lena, che si erge come leader di una comunità virtuale, testimonia la ricerca di significato e connessione in un mondo che può sembrare spersonalizzante. Nonostante i momenti di disperazione, il film lascia lo spettatore con una sensazione che, uniti, i "MediaProletari" possono affrontare le sfide della loro realtà dettata dalla tecnologia.

In sintesi, "Mediametropoli" di Giorgio Viali è un viaggio intrigante e complesso che merita più attenzione di quanto non stia ricevendo. È una riflessione necessaria sul nostro presente e un invito a riconsiderare le nostre relazioni nei mondi digitali e fisici. In un’epoca in cui le connessioni possono apparire superficiali, il film ci ricorda che, in fondo, la lotta per la vera connessione umana è ciò che conta davvero.

GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI

Giorgio Viali è un regista e sceneggiatore italiano noto per il suo approccio sperimentale e la sua capacità di sfidare le convenzioni narrative nei suoi film. La sua filmografia esplora tematiche come la solitudine, l'identità e il rapporto tra corpo e immagine, spesso attraverso l'uso di linguaggi visivi innovativi.

Alcune delle sue opere più rilevanti sono "Sancta Imago", che affronta il tema della "Religione delle Immagini", "Canto di una Single", che esplora la solitudine e la connessione umana, e "Basic Film", che indaga il concetto dello sguardo e della vulnerabilità.

Negli ultimi anni, l'attenzione di Viali si è spostata sui contesti attuali dei social media e dell'intelligenza artificiale, come dimostrano i suoi due nuovi progetti in corso:

"Euridice Stream" - Un film ambientato in un mondo distopico dominato dai social media, in cui una giovane donna si destreggia tra la sua vita privata e la sua immagine pubblica online.

"MediaMetropoli" - Un sequel, reboot o remake del classico film "Metropolis" di Fritz Lang, che esplora una società futuristica incentrata sulla produzione di immagini e video, divisa tra una classe privilegiata di "Influencer" e i "MediaProletari" confinati nell'isolamento.

Questi nuovi progetti dimostrano come l'opera di Giorgio Viali si stia evolvendo per affrontare le sfide e le dinamiche della società contemporanea, mantenendo il suo stile visivo distintivo e la sua capacità di suscitare riflessioni profonde sulle nostre relazioni con le immagini e la tecnologia.

GIORGIO VIALI

FEED THE SNAKE

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PROGETTO VISIVO (FOTO VIDEO)

PROGETTO di GIORGIO VIALI

Il PROGETTO è suddiviso in TRE fasi. TRE movimenti. TRE atti.

FOLLOW THE SNAKE ovvero Segui il Serpente

FEED THE SNAKE ovvero Alimenta il Serpente

FEEL THE SNAKE ovvero Senti il Serpente

PROGETTO di GIORGIO VIALI - 2024

Freud nel suo celebre testo “L’Interpretazione dei Sogni” associa il Serpente ad un simbolo di natura fallica. Se a quel tempo tale osservazione poteva ritenersi certamente interessante e rivoluzionaria, la sua universale applicabilità lascia però diversi dubbi. Profondo conoscitore del substrato culturale dal quale emergono i simboli che costellano l’inconscio collettivo dell’uomo, Jung ne estende l’ambito fino a definirlo come il simbolo di profonde energie vitali in grado di svilupparsi, emergere e trasformare creativamente la nostra individualità.

Ogniqualvolta appare un serpente, simboleggia una parte di psicologia istintiva in noi che è semplicemente inaccessibile, qualcosa che ha un potere tremendo, qualcosa d’inesorabile con cui non possiamo scendere a compromessi.

Il serpente come energia cosmico-divina trova analogia in quello ravvisato nell'analisi di Carl Gustav Jung per l'energia psichica, la libido: Il serpente rappresenta la libido che si introverte. Attraverso l'introversione si viene fecondati da Dio, ispirati, ri-procreati e rigenerati.

Per visionare i materiali raccolti, per collaborare contattare Giorgio Viali.

Contatti: giorgioviali@gmail.com

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FEEL THE SNAKE

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IMMAGINE - DALLA MOSTRA FOTOGRAFICA

FEEL THE SNAKE

FOTOGRAFO: GIORGIO VIALI

ANNO: 2024

All images and Videos, all Content, were "created" from online content. Content passed online and therefore public. The creative operation consists in having selected a particular shot or a particular still image. Creative and Artistic Ontology - Giorgio Viali

Tutte le Immagine ed i Video, tutti i Contenuti, sono stati "creati" da contenuti online. Contenuti passati online e quindi pubblici. L'operazione creativa consiste nell'aver selezionato una particolare inquadratura o un particolare fermo immagine. Ontologia creativa ed artistica - Giorgio Viali

GIORGIO VIALI

CORPO SOCIALE - FOTOGRAFIA

FOTOGRAFIA

Per CORPO SOCIALE i Fratelli Calgaro hanno ritratto fotograficamente alcuni dei partner, dei clienti e dei dipendenti del gruppo Alpenite, convenuti ad una festa, in due sessioni di shooting. Il progetto nasce dall’idea di sintetizzare nella forma anatomica del corpo umano femminile e maschile l’idea della complessità di un’organizzazione articolata qual è un’azienda, che, secondo la definizione dell’Enciclopedia Treccani, è «un sistema di forze economiche che sviluppa nell’ambiente con cui interagisce processi di produzione e/o di consumo, a favore dei soggetti economici che vi cooperano». Ciascuna persona convenuta è stata invitata a farsi ritrarre di fronte l’obbiettivo, su un fondale di carta bianca, spogliandosi o mostrando una parte del proprio corpo. Le reazioni sono state molto differenti, a seconda del grado di confidenza con il proprio corpo e di esibizionismo di ciascun partecipante: alcuni hanno preso parte scoprendo il tronco, le gambe o rimanendo in mutande, altri invece si sono sentiti liberi di esporsi in completa nudità, appena velati da una pianta di ficus elastica variegata sorretta con le mani di fronte al pube, con una modalità che reinterpreta in chiave postmoderna, ed una sottile ironia, la classica iconografia di Adamo ed Eva.

ADAMO ED EVA, IMMAGINE, CORPO, VISO, SOCIAL MEDIA, SOCIOLOGIA, POLITICA, POLITICA DEI CORPI

Il concetto di CORPO SOCIALE esplora le interconnessioni tra gli individui nelle comunità, analizzando le relazioni e le strutture che formano il tessuto sociale. Attraverso un laboratorio di studio, si indagano le dinamiche relazionali, le identità collettive e le interazioni visive, evidenziando come i legami sociali determinino diritti, doveri e responsabilità, mediati da istituzioni e valori culturali. Inoltre, si considera l'impatto delle norme di bellezza e delle aspettative sociali sulla percezione del corpo, sia in contesti reali che online, evidenziando l'importanza del corpo come veicolo di espressione. In sintesi, il progetto Corpo Sociale mira a esaminare le relazioni tra individuo e collettività, affrontando le sfide contemporanee legate al corpo umano nel contesto sociale.

CORPO SOCIALE

LABORATORIO DI INTERAZIONI VISIVE ED ESPRESSIVE

DA UN'IDEA DI GIORGIO VIALI

Il concetto di CORPO SOCIALE racchiude in sé una varietà di significati e sfaccettature, emergendo come un laboratorio di studio e riflessione su come gli individui siano interconnessi all'interno di comunità. Il laboratorio indaga le relazioni, le interazioni e le strutture che formano il tessuto sociale, esplorando le modalità attraverso cui si realizzano le dinamiche relazionali e le identità collettive e agendo attivamente con interazioni visive ed espressive.

Il CORPO SOCIALE si manifesta attraverso un insieme di relazioni che collegano le persone, stabilendo diritti e doveri, ma anche aspettative e responsabilità. Queste relazioni sono mediate da istituzioni, norme e valori culturali, che giocano un ruolo cruciale nel forgiarsi delle identità individuali e collettive. L'interazione tra i membri di una comunità influenza non solo le loro azioni, ma anche le loro percezioni e posizioni all'interno della società. Il laboratorio Corpo Sociale si propone quindi di esaminare come questi legami si sviluppano e quali effetti produce sul benessere degli individui e sulla coesione sociale.

Il termine CORPO chiama in causa anche la dimensione fisica dell'individuo (il suo CORPO), ed il modo in cui la società influisce sulla percezione personale del CORPO stesso. Nella cultura contemporanea, il corpo è al centro dell'attenzione, non solo come entità biologica, ma come veicolo di espressione e identità. L'aspetto sociale del corpo si riferisce a come gli individui siano influenzati da norme di bellezza, ideali di comportamento e aspettative sociali. E a come il CORPO esposto nei SOCIAL MEDIA e ONLINE sia o possa essere un CORPO SOCIALE.

In sintesi, Corpo Sociale si propone come LABORATORI che esplora i legami intrinseci tra l'individuo e la collettività, focalizzandosi sulle sfide contemporanee che il corpo umano incontra nel contesto sociale.

CORPO SOCIALE

DA UN'IDEA DI GIORGIO VIALI

INTERAZIONI, INCURSIONI, CONTENUTI, CORPI, VISI, SGUARDI - TEATRO, CINEMA, PERFORMANCE - TESTI - GIORGIO VIALI - VICENZA

CORPO SOCIALE - TESTI - GIORGIO VIALI